La casa intesa come “teatro della memoria”, come un luogo che è al tempo stesso abitazione, museo, archivio, è il tema, caro all’artista fin dai suoi esordi che risalgono agli anni Settanta, della mostra Il museo del caos di Giuliano Galletta. Ospitata al museo di arte contemporanea di Villa Croce a Genova dal 16 ottobre, la mostra presenta al pubblico questa particolare idea di casa, alla base della visione dell’artista sanremese. Il progetto espositivo, pensato proprio per Villa Croce, diventa una Summa, una “enciclopedia” di istallazioni, una wunderkammer postmoderna in cui meraviglia e orrore si mescolano in un racconto visivo e oggettuale dal forte impatto estetico ed emozionale. Il museo del caos diventa in tal modo una “Casa, la vita” per dirla come Savinio, o una “Casa della vita”, secondo Praz, in cui l’Io non è che un rimasuglio beckettianamente sbriciolato in cerca di una nuova forma, non di salvezza, ma di sopravvivenza. Almeno parodica.
Biografie
A cura di
A cura di Matteo Fochessati e Sandra Solimano