La catalisi eterogenea è alla base di molti processi di protezione ambientale e tecnologia chimica impiegati nellindustria. Un esempio di catalizzatore è la marmitta presente in tutte le nostre automobili ed indispensabile per rendere innocui i fumi di scarico che provengono dal motore. La funzione principale di un catalizzatore è quella di rendere un processo, di per sé piuttosto lento, decisamente più rapido, grazie alla sua influenza sulle energie in gioco nel processo stesso. Spesso non si tratta di reazioni semplici ma di sequenze complesse che coinvolgono numerosi prodotti intermedi e che, dalle sostanze iniziali, conducono ai prodotti finali attraverso trasformazioni successive. Queste complesse tappe possono oggi essere investigate e comprese con un livello di dettaglio atomico grazie al meticoloso lavoro svolto dai cosiddetti Surface Scientists una comunità che coinvolge migliaia di scienziati in tutto il mondo. Con Gerhard Ertl, Nobel per la Chimica 2007, possiamo comprendere anche attraverso numerosi esempi, come le complesse interazioni delle molecole con le superfici siano non solo necessarie alla comprensione di tali processi, ma anche servire per progettare nuovi e più efficienti catalizzatori, mirati, ecologici ed economicamente vantaggiosi.
Biografie
Gerhard Ertl, dopo aver completato il dottorato, è stato assistente alla Università Tecnica di Monaco dal 1965 fino al 1968 e, tra il 1968 e il 1973, professore e direttore dell' Università Tecnica di Hannover. In seguito è diventato professore di chimica fisica alla Università di Monaco Ludwig Maximilians (1973-1986). Professore in visita tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta presso il California Institute of Technology, l'University of Wisconsin-Milwaukee e University of California di Berkeley, nel 1986 è diventato professore alla Liberà Università di Berlino e alla Università Tecnica di Berlino. Poi direttore del Fritz Haber Institute dell'Istituto Max Planck tra il 1986 e il 2004, nel 1996 è diventato professore presso l'Università Humboldt di Berlino. Nel 2007 è stato insignito del Premio Nobel per la chimica per i suoi studi sui processi chimici sulle superfici solide.
Mario Rocca, Professore Ordinario di Struttura della Materia presso l'Università di Genova, dirige un gruppo di ricerca in Scienza delle Superfici nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Fisica dell'Università di Genova e l'Istituto dei Materiali per l'Elettronica ed il Magnetismo del CNR. E' anche responsabile del Master Internazionale SERP CHEM sulla chimica associata a fenomeni legati a superfici, radiazioni ionizzanti, fotoni e condizioni elettrolitiche, associato alla laurea Magistrale in Scienza ed Ingegneria dei Materiali che oltre a Genova coinvolge gli Atenei di Parigi Sud, Poznan e Oporto.