La ricerca moderna sta focalizzando molti dei suoi sforzi per cercare di comprendere i meccanismi più intimi e raffinati che regolano il funzionamento del cervello. L'attenzione dei media è sempre più spesso catturata dal progresso delle neuroscienze: è opinione comune che la stessa coscienza, questo Sacro Graal della scienza e della filosofia, potrà presto essere spiegata dal punto di vista neurale. Tuttavia, dopo decadi di ricerche volte a descrivere il modo in cui il cervello ci rende coscienti, ossia come fa nascere la sensazione, il sentire e la soggettività, si sono succedute soltanto ipotesi, nessuna delle quali convincente. La sola affermazione che è stata capace di resistere alla prova del tempo è questa: non abbiamo assolutamente idea di come questo avvenga. Alla base di questo insuccesso c'è soltanto la mancanza di adeguati strumenti tecnici, oppure è la ricerca stessa a non avere basi adeguate? Il neuroscienziato Alva Noe suggerisce che finora abbiamo semplicemente cercato nel luogo sbagliato: invece di essere qualcosa che succede dentro di noi, la coscienza è qualcosa che noi facciamo. Un certo tipo di filosofia ha tenuto la coscienza in cattività per troppo tempo: è giunto il tempo di liberarci e spostarci verso una migliore comprensione di noi stessi.
Biografie
Alva Noë è un filosofo presso la University of California, Berkeley, dove i suoi argomenti di ricerca vertono principalmente sulla natura della coscienza. È autore di numerosi libri anche divulgativi; attualmente sta scrivendo un libro sull'arte e la natura umana.