Fin dalle epoche più lontane l'uomo ha osservato le stelle per orientarsi e scandire il trascorrere del tempo. Il sorgere o il tramontare del Sole e di alcune stelle sopra l'orizzonte poteva indicare una certa direzione o determinare il periodo più adatto per svolgere attività fondamentali quali la caccia, la pesca, la pastorizia e l'agricoltura. Tra le civiltà che nel corso dei millenni si sono sviluppate sul bacino del Mediterraneo questo antichissimo sapere degli astri sfociò nella rappresentazione delle prime costellazioni. Un patrimonio di miti e leggende, di probabile origine mesopotamica, che grazie alla cultura ellenistica e al contributo del mondo arabo è giunto fino a noi. Kamal, Balestriglie, Quadranti e Astrolabi, gli antichi strumenti in uso nel mondo arabo, permettono ai visitatori di verificare in prima persona come sia possibile orientarsi misurando laltezza e la posizione degli astri. Un pannello con la rappresentazione dell'orizzonte visibile dall'Osservatorio Astronomico del Righi mette in evidenza i punti in cui sorgono e tramontano le stelle più brillanti e il Sole in alcuni giorni particolari dell'anno (equinozi e solstizi). La mostra invita a riflettere sull'integrazione tra il mondo orientale e quello occidentale e sulla continua contaminazione culturale che nel corso della storia ha contribuito alla creazione di un enorme patrimonio di saperi scritto tra le stelle.
A cura di
A cura di Osservatorio Astronomico del Righi. In collaborazione con Club Cacciatori Castellaccio e Progetto Cassiopea per la didattica e la divulgazione della scienza
Note
La visita è riservata alle scuole nei giorni feriali, ad adulti e famiglie il sabato e nei giorni festivi.