Gli animali sanno contare? E potrebbero farlo usando i nostri simboli? Gli esperimenti di Irene Pepperberg sembrano poter rispondere affermativamente a entrambe le domande. Nei primi anni 2000 Alex, un pappagallo grigio africano, posto davanti a gruppi di oggetti, è riuscito a imparare a usare i termini inglesi per contare da uno a sei. Posto di fronte a un gruppo di tre oggetti, ad esempio, ne ha riconosciuto la cardinalità, ossia il numero di elementi. Lo stesso pappagallo, in seguito, ha inferito, senza ricevere alcun tipo di insegnamento, la relazione fra i simboli arabi da uno a sei e il loro corrispettivo fisico nei gruppi di oggetti. Infine, il pappagallo è andato ancora oltre: ha imparato i numeri sette e otto e, sempre autonomamente, ha inferito l'ordinalità di sette e otto rispetto ai numeri minori, utilizzando etichette appropriate per i valori cardinali dei gruppi costituiti da sette e otto oggetti. Tutti questi dati suggeriscono che il pappagallo sia riuscito a costruire il significato cardinale di "sette" e "otto" a partire dal senso cardinale dei numeri da uno a sei. Un percorso non così semplice come potrebbe sembrare, che rivoluziona la nostra idea sulle capacità degli animali.

Irene Pepperberg è nata a New York nel 1949. Dopo un dottorato in chimica conseguito a Harvard, negli anni Settanta si è avvicinata all'etologia, specializzandosi nello studio delle abilità intellettive e vocali dei pappagalli cenerini. Oggi insegna a Harvard e alla Brandeis University.

Giorgio Vallortigara è professore ordinario di Neuroscienze e Direttore Vicario del Center for Mind/Brain Sciences dell'Università di Trento. Tra le sue pubblicazioni, Cervello di gallina. Visite (guidate) tra etologia e neuroscienze (Bollati Boringhieri, 2005).