La percussione è tutta aperture. Non è solo illimitata. È infinita. Non ha niente a che fare con gli archi, coi legni o con gli ottoni, anche se questi strumenti, quando volano via da quella stia per polli che è l'armonia, due o tre cose le potrebbero imparare, dalla percussione. Quando non si ascolta per ascoltare musica è in modo percussivo che si sentono, l'uno dopo l'altro i suoni reali. [..] Vi occorrono nuove tecniche, nuovi materiali? Eccoveli. Siete infatti entrati nel mondo delle x ovvero delle incognite, nel caos, in una nuova scienza. Per studiare il rumore bisogna andare alla scuola della percussione. Lì si scopre cos'è il silenzio: un mezzo per mutare il pensiero. (John Cage).
Cosa lega gli strumenti a percussione all'esperienza della musica elettronica? Due mezzi per l'esplorazione del "mondo delle incognite" che hanno avuto un formidabile sviluppo nella seconda metà del secolo scorso, che continua nel nuovo millennio. Un percorso con esempi di autori quali Varèse, Cage, Xenakis, Reich e altri per illustrare la scrittura per strumenti a percussione ed esempi con piccole percussioni ed elaborazione elettronica dal vivo (live electronics).
Biografie
Maurizio Ben Omar, diplomato col massimo dei voti e la lode interessandosi contemporaneamente allo studio del pianoforte e della composizione. È stato timpanista e percussionista delle più importanti orchestre italiane, collaborando con prestigiosi solisti e direttori: Claudio Abbado, Quartetto Arditti, P. Y. Artaud, Kees Boeke, Mario Brunello, Bruno Canino, Ensemble Intercontemporain, Jill Feldmann, Andrea Lucchesini, Giuseppe Sinopoli esibendosi in Europa, America, Africa e Oceania. Dal 2008 è titolare della cattedra di strumenti a percussione presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova.
Roberto Doati, ha studiato musica elettronica e informatica con Albert Mayr, Pietro Grossi e Alvise Vidolin con il quale si è diplomato. Nel 1979 è iniziata la sua attività di compositore e ricercatore presso il Centro di Sonologia Computazionale dell'Università di Padova. Dal 1983 al 1993 collabora con il Laboratorio di Informatica Musicale della Biennale di Venezia (L.I.M.B.). Dal 2005 è titolare di Musica Elettronica presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova. Fra i vari riconoscimenti internazionali ricordiamo due commissioni di teatro musicale per il Festival di Musica Contemporanea de La Biennale di Venezia (1995, 2005) e le residenze in qualità di compositore presso la Rockefeller Foundation e la MacDowell Colony.
Riccardo Dapelo, diplomato in Pianoforte ed in Composizione, frequentando i corsi di Composizione di G. Manzoni (Fiesole) e di Musica Elettronica di A. Vidolin (Venezia). Sue opere sono eseguite e trasmesse in numerosi festival internazionali. Dal 1995 fa parte dello staff esterno di INFOMUS LAB del DIST dell'Università di Genova. Ha pubblicato articoli sull'elaborazione, la sintesi e l'analisi della voce umana, sullo sviluppo musicale di emozioni artificiali, sulla spazializzazione, sulla musica elettroacustica e sulla filosofia dell'arte. Dal 1999 collabora con lo scultore Pinuccio Sciola in progetti internazionali di installazioni d'arte interattive, (Frankfurt, L'Habana, Hannover Expo 2000). Realizza anche installazioni sonore permanenti per spazi museali. Si occupa di interazione tra gesto, suono e immagini tramite tecnologie interattive ed ha iniziato dal 2001 una serie di lavori che contengono immagini digitali.
A cura di
A cura di Conservatorio di Musica "Niccolò Paganini", Giovine Orchestra Genovese e lnfoMus Lab - DIST Casa Paganini