Ogni dizionario che si rispetti è fatto di "definizioni" e definire significa rinchiudere la sconfinata foresta dellidea in un muro di parole. A Samuel Butler, autore di questo aforisma, è però toccato di ritrovarsi autore solo post mortem di un Dizionario dei luoghi non comuni scelti dai suoi taccuini. Idee a prima vista piuttosto comuni, almeno per un dizionario filosofico-scientifico: argomentazione, assurdo, atarassia, bello, benevolenza e così via, fino a vendetta, verità, zero, passando per i meno usuali albi professionali, applauso o win for life. Ma, di non comune, in questo Dizionario non ci sono tanto le voci quanto la maniera in cui sono trattate. Lo spirito in apparenza da "bastian contrario" è in realtà una lotta per non farsi ingannare dal dibattito attuale, che tende più a confondere che a chiarire, per fare in modo che queste idee smettano di essere irrintracciabili nel guazzabuglio della neolingua di stampo orwelliano che si è venuta formando intorno a concetti filosofici di pubblico interesse. Lintenzione non è stupire, ma rimettere le cose a posto. Oppure rimettere le cose a posto, suscitando stupore.
Biografie
Maurizio Ferraris, professore ordinario di filosofia teoretica nella Università di Torino, dirige il Labont (Laboratorio di Ontologia). Editorialista di «La Repubblica», è direttore della «Rivista di Estetica» e condirettore di «Critique». Alla sua attività è stato conferito, nel 2008, il Premio Filosofico "Viaggio a Siracusa".
Armando Massarenti è responsabile della pagina Scienza e filosofia del domenicale del «Sole 24 Ore», dove si occupa, dal 1986, di storia e filosofia della scienza, filosofia morale e politica, etica applicata e dove tiene la rubrica «Filosofia minima».