Vittorio Bo, Giulia Boringhieri, Domenico Scarpa - Modera: Michele Luzzatto
Al centro di questa conversazione interdisciplinare troviamo i protagonisti e le avventure di una fra le più significative e intense stagioni editoriali della cultura italiana del Novecento. Nel ricostruire le origini delle collane scientifiche einaudiane e quindi del loro sviluppo sotto la guida di un giovane Paolo Boringhieri, che, nel 1957, ne fece il nucleo originario della propria casa editrice, ci si immerge nel vivo del più grande tentativo compiuto nel dopoguerra di superare idealismo antiscientifico, provincialismo e tecnicismo e riproporre il pensiero scientifico come formidabile strumento di rinnovamento culturale. Le basi per un ponte fra due culture, la tradizione umanistica e la grande scienza novecentesca, vennero poste a Torino, dove Boringhieri coordinava alcuni fra i più importanti scienziati e filosofi del paese. Gli scontri fra le loro idee hanno costituito il seme a partire dal quale è nata e si è costituita gran parte dell'odierna cultura scientifica italiana. E oggi, quanto di questo progetto di un umanesimo scientifico possiamo dire che si sia realizzato? Quanto rimane ancora da fare? E in che misura una sfida lanciata mezzo secolo fa può continuare a mostrarci la strada?
Biografie
Vittorio Bo è il direttore del Festival della Scienza di Genova.
Giulia Boringhieri, nata a Torino, dopo la laurea in filosofia teoretica ha tradotto saggi, lavorato alla realizzazione di programmi e documentari culturali per la Rai e fondato una società di contenuti per l'editoria. Con Einaudi ha pubblicato
Per un umanesimo scientifico (2010).
Domenico Scarpa, saggista e traduttore, ha insegnato Letteratura italiana all'Università di Napoli L'Orientale ed è consulente del Centro Studi Primo Levi di Torino. Ha appena pubblicato la raccolta di saggi
Storie avventurose di libri necessari (Gaffi) e curato
Il segno del chimico. Dialogo con Primo Levi (Einaudi, allestito dal Teatro Stabile di Torino). Scrive per «Il Sole 24 Ore».