Alcune malattie, come la talassemia, l'emocromatosi, le mielodisplasie e altre forme di anemia, sono caratterizzate da depositi di ferro nel corpo umano. Avere una misura della quantità di ferro presente nel fegato rappresenta perciò una possibilità diagnostica estremamente importante per riconoscere queste patologie e affrontare un adeguato percorso terapeutico. È questo lo scopo del MID, il Magnetic Iron Detector progettato nei laboratori dell'INFN: uno strumento che, sfruttando il paramagnetismo degli atomi di ferro, riesce a quantificarne la presenza all'intero del corpo umano senza il ricorso alla chirurgia. Da quando è entrato in funzione, nel 2005, il MID ha svolto la sua funzione presso il Centro di Microcitemia e delle Anemie Congenite dell'Ospedale Galliera di Genova, misurando circa 800 pazienti e evitando un grande numero di biopsie epatiche, con evidenti vantaggi per i pazienti. Il progetto ha ottenuto il primo premio nella categoria Alimentazione e salute nel concorso Invention, promosso da Alintec (Alleanze per l'innovazione tecnologica) e patrocinato anche da «Il Sole 24 Ore».