A partire dagli anni '40, la fisica nucleare ha permesso di chiarire molti aspetti del ciclo vitale delle stelle. Una stella nasce per la compressione, dovuta a forze gravitazionali, di una enorme massa di materia che, a seguito della sua diminuzione di volume, subisce anche un forte riscaldamento. Se la massa è opportuna, la temperatura della zona centrale di questo corpo celeste arriva a raggiungere milioni di gradi, innescando una serie di reazioni nucleari. La contrazione della stella si arresta: l'architettura della stella si mantiene in equilibrio e comincia così la produzione degli elementi chimici più pesanti. L'esaurirsi del carburante stellare, ossia dell'idrogeno, avvia la tumultuosa fase finale della vita della stella, che si avvia a un rapido collasso, accrescendo ulteriormente la sua luminosità. L'incredibile esplosione che ne segue può dare origine a una stella di neutroni, o a un buco nero, mentre una porzione degli elementi chimici prodotti durante la sua vita vengono dispersi nello spazio. Saranno la materia prima per la costruzione di nuovi corpi celesti. Tutto il nostro sistema solare, noi stessi dunque compresi, siamo perciò debitori della vita, e della morte, di antiche e luminosissime stelle.
Biografie
Enrico Beltrametti, professore emerito di Fisica nucleare dell'Università di Genova e associato allIstituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), già a Rettore dellUniversità di Genova.
A cura di
In collaborazione con Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Genova, Associazione Amici dell'Acquario di Genova e Osservatorio Astronomico del Righi di Genova.