Che cosa può raccontare il DNA di un organismo vissuto in un lontano passato? Studiare il DNA degli organismi estinti è fondamentale per mettere alla prova le teorie sviluppate in ambito evoluzionistico, avvalorandole o adattandole ai risultati provenienti dalle ricerche in materia di genetica delle popolazioni. Dal recupero di piccoli frammenti di DNA mitocondriale, siamo arrivati a caratterizzare alcuni "loci" nucleari, importanti dal punto di vista fenotipico, ma anche, in alcuni casi, a sequenziare completamente il genoma di alcuni esemplari appartenenti a specie estinte. Risultati resi possibili anche da una comprensione più profonda dei meccanismi di degradazione e danneggiamento a cui va incontro, con il passare del tempo, la molecola del DNA. Il cosiddetto "DNA antico" non offre soltanto nuovi spunti per la ricerca nel campo della biologia pura, ma apre anche un panorama di possibilità in campi di applicazione assai diversi e, per certi versi, inaspettati.
Biografie
David Caramelli, docente di Antropologia Molecolare presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Firenze. È coordinatore del Master di secondo livello in Tecnologie ed applicazioni per le Investigazioni Scientifiche. È autore di libri e di numerose pubblicazioni su prestigiose riviste.
Fabio Pagan, laureato in biologia, è un giornalista scientifico, conduttore di Radio3 Scienza. A Trieste è stato redattore del quotidiano Il Piccolo, addetto stampa del Centro internazionale di fisica teorica (ICTP) e vicedirettore del Master in comunicazione della scienza della SISSA.