La storia della scienza ci racconta come l’astronomo, pur partendo da esigenze materiali, abbia guardato verso orizzonti sempre più distanti e immateriali, al punto che la progressiva percezione del Cosmo da parte dell’uomo può essere letta come il susseguirsi di ampliamenti dell’Universo conosciuto. Dopo le osservazioni ad occhio nudo e le stime delle distanza nell’ambito del Sistema Solare effettuate dalle civiltà mediterranee e durante il Rinascimento, un salto di qualità decisivo e davvero enorme si ebbe quando Galileo usò per la prima volta il cannocchiale per osservare i corpi celesti. Un altro formidabile impulso si è poi avuto quando la tecnologia ha raggiunto un livello di avanzamento tale da consentire di esplorare il cielo non solo nel ridottissimo campo della radiazione ottica, ma anche negli altri campi dello spettro elettromagnetico, il che ha portato alla scoperta di oggetti altrimenti non visibili o al reperimento di preziose informazioni altrimenti introvabili. Questa esplorazione, che esula dai sensi naturali, è spesso portatrice di originali scoperte ben lontane dal senso comune dell'Universo che ci circonda.

Giuseppe Veneziano, socio ed ex direttore dell'Osservatorio Astronomico di Genova (OAG). Socio fondatore dell'Associazione Ligure per lo sviluppo degli Studi Archeoastronomici e membro della Società Italiana di Archeoastronomia e del comitato di redazione della rivista Pegaso. Autore di numerose ricerche e pubblicazioni fra cui il libro Un antico Osservatorio Astronomico sulle ricerche presso la Roccia del Sole nel Comune di Paspardo (BS).

Pietro Planezio, divulgatore scientifico da 30 anni, ex direttore dell'Osservatorio Astronomico di Genova (OAG). Insegnante di astronomia e cosmologia all'Università della Terza Età di Genova. Relatore in conferenze pubbliche al Museo di Storia Naturale di Genova. Ha tenuto diversi corsi per insegnanti delle scuole medie in collaborazione con il Provveditorato agli Studi. Scrive articoli divulgativi di astronomia, la maggior parte dei quali viene poi messa in rete.

Lorenzo Olivierio, laureato in ingegneria elettronica e laureando in astronomia presso l'Università degli Studi di Bologna. Dal 2001 è socio dell'Osservatorio Astronomico di Genova (OAG) di cui è stato Direttore. Ha partecipato in qualità di relatore e moderatore all’edizione 2008 del Festival della Scienza.

Enrico Giordano, laureato in ingegneria civile. Dal 2001 è socio dell'Osservatorio Astronomico di Genova (OAG) di cui ricopre la carica di Direttore e Responsabile per la divulgazione. Ha partecipato in qualità di relatore all’edizione 2008 ed in qualità di moderatore all’edizione 2009 del Festival.

Per i docenti partecipanti è previsto esonero rilasciato dal MIUR (prot. n. 8824 del 30/09/2010)