Esplorare il sistema nervoso centrale. È questo l'obiettivo degli strumenti di analisi strutturale e funzionale di ultima generazione. Queste nuove tecnologie ci permetteranno di conquistare, in un futuro prossimo, una maggiore conoscenza della fisiologia del cervello, sia dal punto cognitivo che da quello di "rispecchiamento", completando il quadro teorico che si sta delineando in questi anni. Non di meno, apriranno nuovi orizzonti terapeutici e nuove tecniche affiancheranno quelle attuali. Le nuove protesi neuronali e le strutture robotiche integrative o sostitutive possono infatti già oggi svolgere un'azione importante per compensare varie funzioni del sistema nervoso centrale che, per varie ragioni, non possono essere svolte in autonomia dal nostro organismo. I nuovi obiettivi, che comprendono gli interventi di potenziamento di alcune componenti nervose, aprono scenari affascinanti, per certi versi fantascientifici, ma anche profondi dibattiti bioetici.

Fabio Benfenati è un esperto riconosciuto nel campo della trasmissione sinaptica. È professore ordinario di Neurofisiologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Genova e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neurotecnologie dell’IIT di Genova. Ha collaborato a lungo con il Premio Nobel per la Medicina Paul Greengard alla Rockefeller University, dove è tuttora Adjunct Professor. I principali oggetti di studio del Prof. Benfenati negli ultimi 15 anni sono stati i meccanismi molecolari del rilascio e decodificazione dei neurotrasmettitori e le vie intracellulari di trasduzione dei segnali nervosi in condizioni fisiologiche ed in modelli sperimentali di malattie del sistema nervoso centrale. È autore di oltre 150 pubblicazioni in prestigiose riviste scientifiche internazionali come «Science», «Nature», «PNAS» e «Neuron» e di numerose pubblicazioni su libri internazionali.

Marco Canossa è ricercatore presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Bologna e Senior scientist presso il Dipartimento di Neuroscienze e Neurotecnologie dell’IIT. Ha collaborato con prestigiosi laboratori quali il Laboratorio di Neurobiology della Stanford University (USA) diretto dal Prof. Eric M. Shooter, il Dipartimento di Neurochimica e Genetica Molecolare del Max Planck Institute di Monaco di Baviera (Germania) diretto dal Prof. Hans Thoenen e, più recentemente il Dipartimento di Fisiologia e Genetica Molecolare della LMU di Monaco di Baviera (Germania) diretto dalla Prof.ssa Magdalena Gotz. I suoi principali oggetti di studio negli ultimi 15 anni sono stati i meccanismi molecolari e cellulari del rilascio e decodificazione delle neurotrofine e più recentemente il ruolo dei fattori trofici nella regolazione della neuro genesi nel cervello adulto. È autore di numerose pubblicazioni sui più prestigiosi giornali scientifici nel campo neurobiologico ed i suoi lavori sono tra i più citati nella letteratura delle neurotrofine.

Luciano Fadiga è professore ordinario di Fisiologia all’Università di Ferrara. Negli anni Novanta fa parte del gruppo di Giacomo Rizzolatti all'Università di Parma dove studia la neurofisiologia della corteccia premotoria, contribuendo alla scoperta dei neuroni specchio nella scimmia ed estendendo poi successivamente la scoperta all’uomo. Nel 2001, si è trasferito a Ferrara dove ha poi ottenuto la cattedra di Fisiologia e dove continua le sue ricerche, dedicandosi più in particolare allo studio delle relazioni tra azione e linguaggio. Coordina un progetto sulle interfacce cervello-macchina all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Ha coordinato e coordina numerosi progetti finanziati da vari Enti, tra cui la Commissione Europea, ha ricevuto il Premio della Società Italiana di Fisiologia, è membro dell’Advisory Council di Attention and Performance, è socio onorario della Società Italiana di Biologia Sperimentale nonché della New York Academy of Sciences. È revisore delle principali riviste internazionali di Neuroscienze, con cui in alcuni casi collabora come membro dell’Editorial Board. La sua produzione scientifica è attestata da numerose pubblicazioni su riviste internazionali, alcune delle quali ad altissimo impatto. L’interesse delle sue ricerche è attestato dalle migliaia di citazioni ottenute dai suoi lavori.

Evento in collaborazione con Rotary Genova Sud Ovest