Vibrazioni, impercettibili allorecchio umano diventano una composizione con
Mikrophonie I di Karlheinz Stockhausen, lartista tedesco che, per esplorare il mondo dei suoni, usava il microfono come un microscopio. Così come il microscopio rende visibili oggetti non percepibili allocchio umano, il microfono può diventare uno strumento per amplificare i suoni e stimolare un processo attivo di scoperta sonora. Così come lo stetoscopio e il fonendoscopio consentono lauscultazione di un corpo da parte del medico, con Stockhausen, il microfono permette di catturare, e quindi di scoprire, suoni che sfuggono allorecchio umano. In
Mikrophonie I e II, le due composizioni scritte nel 1964 e 1965, lartista compie una ricerca nel mondo del suono, usando il microfono attivamente come uno strumento musicale, in contrasto con la sua antica funzione passiva che lo limitava a riprodurre i suoni più fedelmente possibile. Con
Dialogo su due dimensioni, le due conferenze-spettacolo
Microfonie, e lesecuzione del concerto
Ritmi elettrici, musicisti, compositori e insegnanti del Conservatorio Paganini di Genova conducono il pubblico a scoprire, con esempi dal vivo, le tecnologie che stanno alla base dellelaborazione elettronica del suono, le caratteristiche acustiche degli strumenti a percussione con analisi sonografiche in tempo reale e, infine, quei suoni ricercati da Stockhausen che normalmente sfuggono alla nostra percezione.
A cura di
A cura di Conservatorio di Musica "Niccolò Paganini, con la Giovine Orchestra Genovese e lnfoMus Lab - DIST Casa Paganini
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