Genova nel Medioevo era al centro di una fitta rete di commerci e di scambi tra i popoli: non soltanto nell'ambito del Mediterraneo, ma anche verso l'Europa settentrionale, l'Africa, l'Asia fino in Cina, anche prima di Marco Polo. Un medioevo dagli orizzonti aperti, che permetteva tra laltro, la produzione di prodotti cartografici all'avanguardia. Nei libri di storia della cartografia si ricorda il genovese Giovanni da Carignano, parroco della chiesa di san Marco al molo, che nel 1311 firmò la prima carta nautica autografa al mondo. Tra leggende e realtà, tra informazioni corrette e semplici dicerie, superando le difficoltà di comunicazione tra lingue sconosciute, traducibili solo a gesti, aiutiamo il cartografo genovese Giovanni da Carignano a disegnare la mappa del mondo conosciuto al suo tempo. Come suoi informatori, un crociato, un parroco irlandese, un imam della moschea medievale di Genova, un ambasciatore mongolo, un cammelliere da Timbuktu, un vichingo, dobbiamo riferire in modo chiaro e semplice tutte le notizie utili alla conoscenza geografica di mondi lontani. Dal nome delle capitali, ai prodotti tipici, alle dimensioni e forme delle isole. Alla fine del laboratorio osserviamo la mappa disegnata dal cartografo
sono state sufficienti le informazioni geografiche in nostro possesso o abbiamo bisogno di scambiare informazione con altri popoli per avere ulteriori conferme? Nell'Anno per l'Avvicinamento delle Culture e della Biennale del Mediterraneo, il laboratorio mostra, in maniera coinvolgente e divertente, come la geografia sia il risultato di uno scambio di informazioni tra i popoli.
A cura di
A cura di Michele Castelnovi e Alessandro Ravera