Macchine telecomandate, trenini elettrici, case delle bambole: quanta emozione si prova nel ricevere un gioco nuovo. La gioia è tanta che non si fa caso a quanti elementi inutili troviamo nelle scatole che li contengono. Plastica, fascette di metallo, cartoncini colorati e tanti piccoli contenitori per i pezzi da assemblare. Tanti e troppi. Spesso superflui. Effettuare lo "spackaging", lo smontaggio di un giocattolo nuovo, consente di evidenziare il sovradimensionamento delle scatole, lo spreco di materie prime e il conseguente impatto ambientale del loro smaltimento. Ad uno dei componenti principali dei giocattoli, le pile, sono destinati esperimenti chimico-fisici. Come funzionano? Perché possono provocare danni nel giocattolo? Come si può pulire e ripristinare il giocattolo danneggiato? Il giocattolo con questo laboratorio diventa uno strumento per riflettere inoltre su alcuni temi di stringente attualità come la scelta consapevole dellacquisto, la sostenibilità dellutilizzo, la gestione del rifiuto, con corretto smaltimento differenziato. Ma anche della solidarietà. I giocattoli usati in buono stato possono essere recuperati e, una volta puliti e aggiustati dai partecipanti, inseriti nel circuito rivivi© giochi per essere regalati o venduti a scopo di beneficienza. Al termine del laboratorio i partecipanti possono creare, con materiali di facile reperibilità, un giocattolo da portare a casa.
A cura di
A cura di Segreteria Tecnica progetto Viridis. In collaborazione con Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Università di Genova e Consorzio di Rio Marsiglia
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