La missione degli astronomi è comprendere l'Universo. Il primo essenziale passo verso questo obiettivo è quello di disegnare una mappa del cosmo, per determinarne le dimensioni e la storia. Questo non è un compito facile, dato che quando guardiamo il cielo siamo di fronte a distanze molto più grandi rispetto a quelle di tutti i giorni. Eppure, grazie all'ingegno degli scienziati, conosciamo diversi metodi perdeterminare le distanze dei corpi celesti. Più grande è la distanza di una sorgente astronomica, maggiore è il tempo che la sua luce impiega per raggiungerci: su questa semplice osservazione si fonda la nostra cosmologia attuale. E allora scopriamo il senso fisico delle sorgenti di luce nello spazio, della distanza e del modello cosmologico. Andiamo alla scoperta dei corpi celesti che popolano il cielo, ben oltre l'orizzonte del nostro sguardo.
Biografie
Paolo Mazzali è nato a La Spezia nel 1962. Ha ottenuto un First Class Honours Bachelor in Science nel 1984 all'Universita' di Manchester; successivamente si è specializzato in Astronomia all'Università della California, Los Angeles, dove ha ottenuto un Master in Astronomia nel 1985 e un PhD in Astronomia nel 1989. È stato un Post-doctoral Fellow presso ESO-Garching (1989-1992) e nel 1992 ha ottenuto una posizione di Ricercatore Astronomo ad INAF-Osservatorio di Trieste, dove nel 2002 è diventato Astronomo Associato. Nel 2008 si è trasferito ad INAF-Osservatorio di Padova, e dal 2009 è alla Scuola Normale a Pisa dove è responsabile di un gruppo INAF-SNS che si occupa di Astrofisica delle Alte energie. La sua attività si svolge principalmente nel campo del trasporto di radiazione, con particolare applicazione al campo delle Supernovae.