Il 12 settembre 2008 si toglieva la vita David Foster Wallace, uno dei più grandi scrittori americani degli ultimi vent'anni. Ci ha lasciato un romanzo enciclopedico, Infinite Jest (Lo scherzo infinito), oltre a innumerevoli racconti, saggi, reportage giornalistici ricchi di intelligenza e cultura e soprattutto infinitamente divertenti. Nel 2003, Wallace ha pubblicato una lunga riflessione sull'infinito matematico di Cantor, che considerava una delle avventure intellettuali più affascinanti di tutti i tempi. Una sensazione ben strana per un matematico, quella di scoprire uno scrittore capace di emozionarsi per il calcolo infinitesimale e le serie di Fourier, al punto da sentire il bisogno di comunicare la sua emozione pubblicamente. L'estetica della scienza è ricca di sfumature che difficilmente, chi di scienza non si occupa, riesce a cogliere appieno. La pur proclamata eleganza di certe formule matematiche o di alcuni dei più fondamentali ragionamenti che hanno condotto alla dimostrazione di altrettanto fondamentali teoremi non è affatto semplice da riconoscere, ma soprattutto da percepire intimamente. Vale allora la pena di scoprire di più sul rapporto, infinitamente stratificato e complesso, tra uno scrittore geniale e fantasioso come David Foster Wallace e la matematica.
Biografie
Roberto Natalini ha ottenuto il Ph.D in Matematica presso l'Università di Bordeaux I (Francia) nel 1986. È Dirigente di Ricerca presso l'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "Mauro Picone" del CNR a Roma. Autore di oltre 80 articoli su riviste internazionali, si occupa dello studio delle equazioni alle derivate parziali con applicazioni a biologia, fluidodinamica, conservazione dei monumenti. Fa parte del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale, per cui coordina il sito «MADDMATHS» dedicato alla divulgazione della matematica applicata.