Un astrofisico, direttore della Specola Vaticana, e un filosofo non credente, protagonista di appassionati confronti con importanti uomini di fede, dialogano attorno a un nodo culturale cruciale della modernità: la conoscenza scientifica dei fenomeni naturali, con i suoi continui avanzamenti, è in sintonia con le credenze religiose o le contraddice e le mette in discussione? O non si tratta piuttosto, come molti sostengono, di due ambiti di ricerca non sovrapponibili che possono coesistere? Il progresso della scienza si è sempre dovuto confrontare con l'insieme delle credenze religiose e tradizionali, non sempre in maniera costruttiva. Di recente, lo scontro fra intelligent design ed evoluzionismo ha dimostrato come la necessità fondamentale di parlare una lingua comune, che identifichi esattamente i limiti della scienza e della fede e distingua efficacemente ciò che è considerabile conoscenza scientifica da ciò che invece è sentimento personale, rappresenti un punto di partenza irrinunciabile per provare a costruire un dialogo, e non un monologo di ciascuno dei due interlocutori. Un incontro inedito, nato espressamente per il Festival della Scienza 2010.
Note
Per i docenti partecipanti è previsto esonero rilasciato dal MIUR (prot. n. 8824 del 30/09/2010)