Patrick Forterre, Xavier LeRoux, Federica Migliardo, Telmo Pievani - Introduce: Marco Ferrari
La velocità con cui le specie si estinguono è, oggi, centinaia di volte superiore a quella che gli scienziati stimano essere naturale. La conseguenza più evidente di questo fenomeno è la rapida diminuzione della biodiversità, poiché l'emergere di nuove specie viventi non può compensare il grande numero di quelle scomparse. La perdita di biodiversità indebolisce inoltre la capacità degli ecosistemi di resistere ai cambiamenti climatici in divenire: meno ricchezza in termini di varietà significa infatti meno possibilità di adattarsi a un repentino cambiamento delle condizioni ambientali. La conservazione della biodiversità del pianeta passa attraverso lo studio e la tutela di una vita per noi completamente invisibile: sebbene siamo portati a pensare alle specie soltanto in termini di animali e piante, oltre il 99% della biodiversità presente sul nostro pianeta è costituita da batteri, virus e archei, specie che presentano una varietà miliardi di volte superiore a quella dei macrorganismi. Comprendere il ruolo fondamentale di questi organismi significa individuare i meccanismi che contribuiscono alla gestione degli ecosistemi, al controllo dei cicli geochimici e, in definitiva, al sostegno della nostra stessa vita.
Biografie
Patrick Forterre è Professore allUniversità di Paris-Sud e membro dellInstitut Universitaire de France. È responsabile, a Orsay e allIstituto Pasteur, di due gruppi di ricerca che studiano gli Archei e i loro virus. Patrick Forterre è particolarmente interessato agli organismi che vivono in sorgenti calde (ipertermofili). Ha proposto nuove ipotesi sullorigine del DNA e sulla natura dei virus. Dal 2003 al 2009, è stato direttore del Dipartimento di Microbiologia allIstituto Pasteur.
Xavier Le Roux è senior scientist in Ecologia presso il French Institute of Agronomic Research. È direttore della Fondazione Francese per la Ricerca sulla Biodiversità e coordinatore dellERA Net BiodivERsA che coinvolge 21 agenzie nazionali da 15 Paesi Europei. Ha pubblicato circa 70 articoli su riviste internazionali con referee ed è stato co-editore di sintesi scientifiche sullecologia della savana, sul rapporto agricoltura-biodiversità, sulla diversità microbica e sulla biodiversità del suolo.
Federica Migliardo è post-doc allUniversità di Messina ed è coinvolta in numerose collaborazioni presso grandi centri di ricerca (Cairo, Grenoble, Oxford, Lille, Orléans). Per i suoi risultati sui meccanismi molecolari delle strategie di sopravvivenza negli estremofili, attestati da oltre 140 pubblicazioni, ha ricevuto diversi riconoscimenti, come le Borse Nazionale e Internazionale For Women in Science UNESCO-LOréal, lo Special Recognition Award EUWIIN e il Premio Sapio per la Ricerca Italiana.
Marco Ferrari, biologo, giornalista scientifico, caposervizio scienze di «Geo». Ha scritto centinaia di articoli di divulgazione naturalistica per riviste, quotidiani e settimanali, ha collaborato ad alcune enciclopedia di scienza e natura, ha tradotto una decina di libri scientifici e scritto altrettanti volumi di divulgazione naturalista. Collabora con il sito di divulgazione naturalistica «Pikaia».