Le innovazioni in cucina sono spesso guardate con sospetto. Specialmente in Italia, le novità non sono accolte con entusiasmo, anche se poi spesso diventano talmente comuni da dimenticare i motivi di tanta "diffidenza". Chi rinuncerebbe al frigorifero? Chi non ammette che il buon vino è meglio oggi di ieri? L'uomo da sempre ha modificato le piante a suo uso e consumo: basti pensare al mais, che probabilmente, senza l'aiuto dell'uomo, oggi non si riprodurrebbe più. Con le moderne tecnologie si possono risolvere disturbi alimentari, come la celiachia, come dimostrano gli studi dell'Istituto di Scienze dell’Alimentazione; si possono produrre incroci di piante, come i pomodori con nuove proprietà antiossidative dell'Istituto di Chimica Biomolecolare o si possono ottimizzare le tecniche di coltura e le caratteristiche nutrizionali, come avviene per i carciofi dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari. Scoprite con noi il frutto di tre delle più innovative ricerche condotte dal CNR in campo alimentare.

Giuseppina Tommonaro, ricercatrice dell'ICB-CNR, Istituto di Chimica Biomolecolare di Pozzuoli (Napoli), specializzata in estrazione, isolamento e caratterizzazione chimica di metaboliti secondari biologicamente attivi da fonte naturale.

Mauro Rossi, ricercatore senior presso l'Istituto di Scienze dell'Alimentazione del CNR di Avellino, ha oltre 20 anni di esperienza nel settore della biochimica ed immunologia del piccolo intestino.

Nicola Calabrese, ricercatore dell'ISPA-CNR, Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari di Bari. Ha maturato 25 anni di esperienza nel settore dell’orticoltura per il mercato fresco e la trasformazione industriale.

A cura di Istituti di Scienze dell’Alimentazione, di Chimica Biomolecolare e di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR e di Associazione Festival della Scienza

L'evento è collegato a Mediterranean Science Garden.